SFILATA DI FINE INVERNO
Quando a Delhi il calendario ci segnala che è in arrivo l'inverno, anche se ancora non fa davvero freddo, ci sono alcune persone che cominciano a coprirsi “perché lo dice il calendario”.
Allora ecco che emergono i calzettoni color carne con il ditone per poter continuare ad utilizzare i sandali infradito, ecco che saltano fuori i para orecchi, i monkey cap (passamontagna) e le sciarpe arrotolate intorno alla testa, annodate sotto il mento, come da bambine i foulard di lana che ci mettevano le mamme negli anni '60, solo che quelli erano tringolari e si prestavano a quell'uso.
Diciamo che, e mi ci metto anche io, saltano fuori mise curiose, come se non ci si volesse del tutto arrendere al cambio armadio, ma allo stesso tempo, non potendo fare a meno di coprirsi, in qualche modo si corre ai ripari.
Questo non vale solamente per le persone, perfino nei negozi che vendono le statuine delle divinità escono i paramenti invernali, fatti all'uncinetto, questi sostituiscono quelli di seta delle stagioni più calde così, sia nei piccoli altarini in casa, che nei templi, anche le effigi possono superare l'inverno avvolte da caldo abbraccio.
Infine anche gli animali vanno protetti e così anche i cani randagi ricevono i loro cappottini che saranno costretti ad indossare anche controvoglia, belli impolverati, per un paio di mesi.
Ma veniamo alla sfilata di oggi, questa riguarda le capre, note per la delicatezza del loro stomaco che va quindi tenuto al caldo.
Come possiamo notare ci sono trend diversi, ognuno asseconda, e giustamente, la personalità del soggetto. Veniamo ad un'analisi più dettagliata:
la capretta che indossa il cardigan beige, ha optato per un tocco pop combinando la calda lana a diretto contatto con il pelo/pelle ad un più vivace giubbotto in jeans con inserti colorati che aggiunge quel pizzico di brio ad un abbigliamento che sarebbe stato eccessivamente monotono per la sua età.
CONTINUA NEI COMMENTI