Ascoltate i bambini.
Fare musica in ospedale spesso vuol dire essere un clown, che racconta storie attraverso la musica.
Ma vi posso promettere che le storie migliori non le racconto io, ma le raccontano i bambini stessi.
Infatti, dopo un po’ di sana timidezza, tutti i bambini tirano fuori un’energia che pensavi fosse spenta dalla flebo, ma che invece li fa esplodere in balli, canti e RACCONTI.
Allora abbiamo adoperato una chitarra e un pennarello cancellabile, e abbiamo cominciato a raccontare le storie dei bambini, le loro fantasie, i loro percorsi, i loro principi azzurri e i loro draghi cattivi.
Certo, a volte i draghi cattivi ti portano a stare fermo a letto, isolato dagli altri perchè il tuo corpo è troppo fragile.
Certo, ogni tanto ti passa la voglia di essere felice, perchè hai 9 anni e da 4 combatti ed entri ed esci dallo stesso ospedale.
Però, dopo un po’, fanculo a tutti. Sono un bambino anche io, anche qui.
Allora salto, racconto, parlo, interrompo, canto, gioco, rido e mi dimentico dei fili.
Forse abbiamo da imparare più di quanto pensiamo.